Optum CvxDrive: sintesi virtuosa

In grado di coniugare le doti di versatilità dei “Puma” a sei cilindri con le capacità di trazione dei più strutturati “Magnum”, la serie “Optum CvxDrive” di Case Ih è una sintesi virtuosa di soluzioni tecnico-funzionali atte a rendere le macchine quanto mai duttili e flessibili, ideali sia per le lavorazioni in campo aperto sia per i traini pesanti su strada.

Marchio storicamente improntato all’accuratezza e alla raffinatezza progettuale, Case Ih ha da sempre incentrato la sua attività industriale sulla costante ricerca di soluzioni innovative. Soluzioni in grado di elevare gli standard prestazionali delle proprie macchine.
Una filosofia imprenditoriale che di fatto si è commercialmente tradotta nello sviluppo di una linea di prodotto innovativa. Caratterizzata da contenuti tecnico-funzionali in grado di anticipare le tendenze del mercato. Grazie alla capacità di legare a un’elevata qualità costruttiva anche una forte connotazione tecnologica.

Due prerogative attorno alle quali non a caso i tecnici del Marchio statunitense hanno sviluppato la serie “Optum CvxDrive”, tre modelli di alta potenza che mirano in effetti a coniugare la versatilità applicativa delle versioni “Puma” a sei cilindri con l’elevata capacità di trazione in campo aperto offerta dagli attuali trattori convenzionali top di gamma “Magnum”. Optum CvxDrive: sintesi virtuosa

Passo inferiore ai tre metri

Proprio in tale ottica, gli “Optum CvxDrive” si propongono con un passo di due mila 995 millimetri, circa undici centimetri in più rispetto ai due mila 884 millimetri avanzati dai “Puma” a passo lungo e altrettanti centimetri in meno nei confronti dei tre mila 105 millimetri in appannaggio ai “Magnum”.

Da questi ultimi, gli “Optum CvxDrive” mutuano peraltro la filosofia costruttiva dell’assale anteriore sospeso, gruppo operante attraverso due cilindri idraulici da 11 centimetri di corsa tesi ad assicurare elevati standard di comfort e di stabilità durante la marcia su strada, mentre sono comuni alla serie “Puma” le motorizzazioni, ossia unità Fpt Industrial a sei cilindri da sei litri e 700 di cubatura che mettono a disposizione tarature massime che spaziano tra i 273 cavalli del modello d’attacco “Optum 250 CvxDrive” e dei 313 cavalli della versione top di gamma “Optum 300 CvxDrive”, crossando i 288 cavalli dell’intermedio “Optum 270 CvxDrive”.

Omologati stage 5 attraverso la tecnologia “Hi-eScr” delegano al solo sistema di post trattamento dei gas di scarico mediante iniezioni di urea il compito di abbattere gli inquinanti. Quindi senza ricorrere a impianti egr. I motori vantano alimentazioni common rail ad alta pressione, impianti di distribuzioni a quattro valvole per cilindro e, soprattutto, singoli turbocompressori a geometria variabile “eVgt”. Sistemi in grado di assicurare sia una risposta più rapida rispetto alla doppia sovralimentazione in auge nel segmento delle alte potenze, sia un’ottimizzazione del rendimento termodinamico ai bassi regimi. Peculiarità quest’ultima che contribuisce anche a ridurre gli assorbimenti di potenza e di conseguenza i consumi di carburante.

Quattro le gamme meccaniche

Al raggiungimento di tale obiettivo concorre anche la trasmissione a variazione continua “CvxDrive”. Gruppo a doppia frizione e a quattro gamme meccaniche. Consente di raggiugere su strada, ove consentito dal Codice, i 50 all’ora al minimo regime possibile, pari a circa mille 300 giri. Proprio in vista di tali utilizzi, Case Ih permette peraltro di equipaggiare gli “Optum CvxDrive” con impianti abs e con un sistema di controllo della pressione delle ruote che può monitorare fino a 16 pneumatici contemporaneamente, entrambe soluzioni che assicurano agli operatori la certezza di muoversi sempre nella massima sicurezza e con la corretta pressione di gonfiaggio, sia su strada sia in campo.


In quest’ultimo ambito poi la movimentazione delle attrezzature è gestibile mediante il supporto di un impianto idraulico da 165 litri al minuto. Portata elevabile in via opzionale a 220 litri sui due modelli più prestazionali modelli “Optum 270 CvxDrive” e “Optum 300 CvxDrive”.

Sistema che alimenta fino a cinque distributori ausiliari. Ma anche l’innesto di una presa di forza a quattro velocità, 540 e mille giri in versione standard ed Eco, e due sollevatori. Il primo posteriore da 11 mila chili e il secondo anteriore da cinque mila 800 chili di portata. Impianti che nel loro insieme mettono a disposizione una capacità di sollevamento complessiva che sfiora le 17 tonnellate. Tutti gruppi peraltro gestibili comodamente dall’interno di cabine ad alta visibilità. Caratterizzate da ampie pannellature atermiche che assicurano una visione a 360 gradi sull’intera area di lavoro.

Accesso in cabina agevole

I vani propongono inoltre portiere incernierate posteriormente che consentono un accesso facile e sicuro a un posto guida impreziosito da volanti e poltrone rivestite con pelle traspirante, mentre al controllo dei principali gruppi funzionali delle macchine è orientato il monitor touchscreen “Afs Pro 700” da dieci pollici e quattro di diagonale che funge da terminale per il sistema preposto a ottimizzare in tempo reale l’operatività dei trattori.



Due frizioni e quattro gamme

La trasmissione a variazione continua “CvxDrive” si basa sull’utilizzo di una doppia frizione meccanica, denominata “Dkt”, affiancata a un’unità idrostatica. Il gruppo, controllato per via elettronica, gestisce i quattro campi di velocità sui quali opera il cambio cvt per via meccanica agendo tramite sincronizzatori che fluidificano i passaggi di marcia e rendendoli inavvertibili dall’operatore.

Il trasferimento del moto dalla gamma utilizzata a quella successiva avviene infatti in un transitorio dell’ordine di pochi centesimi di secondo. Senza indurre interruzoni nella coppia motrice trasmessa alle ruote. Grazie al lavoro sincronizzato delle due frizioni, una delle quali chiude mentre l’altra apre. Al sistema meccanico si affianca il sistema idraulico, costituito da un motore e una pompa. Sistema che garantisce quell’infinito numero di rapporti che caratterizza proprio le trasmissioni a variazione continua.

Si lavora senza stress

Per minimizzare la fatica dell’operatore e, contemporaneamente, migliorare l’efficienza delle macchine, gli “Optum CvxDrive” sono equipaggiati con un sistema isobus, di classe due di serie e di classe tre in optional, che consente alle attrezzature compatibili di controllare le funzioni base del trattore, dallo sterzo fino alle velocità di avanzamento, passando anche per i sollevatori, le prese di forza e ai distributori.

A beneficiarne è la funzionalità globale del cantiere di lavoro che di fatto risulta ottimizzata in funzione dell’attività svolta. Ma anche l’operatore grazie a una maggiore semplificità di esecuzione delle manovre di fine campo grazie al sistema “Hmc II” che automatizza tali operazioni.

Optum CvxDrive: sintesi virtuosa

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